Permettetemi una riflessione, dopo una lunghissima giornata iniziata in piazza a Bodio e conclusa nel tardo pomeriggio a Jerago.
Avevamo detto “ci troviamo alle 9”, e già alle 8:30 c’erano persone che arrivavano con passo deciso:
“Dove devo firmare?”
Tutti con la voglia — e la rabbia — di poter dare uno schiaffo a un sistema che continua a stringere sempre di più, non solo sulle tasche, ma sulla vita e sulle speranze dei cittadini.
Parliamo di rifiuti, sì, ma è chiaro come questa tematica tocchi la quotidianità di tutti.
Basta poco per rendersi conto di quanto anche un piccolo aumento possa pesare su chi vive già al limite: persone sole, famiglie numerose, chi fatica a rispettare regole pensate senza tenere conto delle realtà di tutti.
In tanti si sentono traditi da promesse come “meno rifiuti, meno costi”… poi scoprono che la componente fissa pesa come un macigno.
E la domanda che ci sentiamo ripetere è:
🗣️ “Ma i Comuni? I Sindaci? Perché hanno permesso tutto questo?”
👉 È giusto porsi questa domanda.
E voglio condividere una frase che mi ha colpito, detta da una signora proprio ieri, e che voglio fare mia:
“In molti ci siamo impigriti, accomodati su vite piene e frenetiche di cose ‘inutili’, lasciando ad altri la fatica del confronto, del governare, del lottare per ciò che è giusto.”
E invece è proprio questa fatica che ci rende più forti, persone migliori, e – cosa non da poco – più in pace con noi stessi e con la nostra coscienza.
Ci penso spesso al perché ho deciso di impegnarmi in consiglio comunale: perché non mi bastava più lamentarmi (una volta lo si faceva al bar, ora ci si sfoga sui social). Ho scelto di provarci, perché non è giusto continuare a piegarsi a logiche assurde.
Sono un novellino in politica (la politica quella vera, insieme ai cittadini e per i cittadini al servizio della Comunità), lo ammetto. Ma sono anche un ariete, e la testa dura a volte può aiutare. 😄
L’autunno scorso è venuto l’amministratore di Coinger in Comune a fare il suo ennesimo “show” sulla Tarip: abile, sicuro, gran comunicatore.
Io sono uscito da quell’incontro stordito, quasi “suonato”. Era il mio primo vero impatto politico.
Ma poi mi è tornato in mente il nostro motto:
✨ Insieme si può ✨
E allora, io con i miei amici consiglieri – anche loro gente tosta – ci siamo rialzati, ci siamo rimboccati le maniche, e siamo usciti dal confronto limitato al nostro solo Comune, aprendolo a tutto il bacino.
E adesso siamo qui… i “novellini” degli Amici di Bodio Lomnago.
E vediamo se, ancora una volta, decideranno di non ascoltarci.